Da dieci anni il bilancio della società che promuove ed incrementa l’attività passeggeri nel Porto di Venezia è sempre in crescita
VENEZIA TERMINAL PASSEGGERI: L’ASSEMBLEA DEI SOCI APPROVA IL BILANCIO (+9%).
17 milioni di euro nel prossimo triennio destinati ad infrastrutture ed equipaggiamenti per potenziare lo scalo lagunare ed adeguare gli standard alle esigenze di una clientela di utenti internazionale. Si punta sui mercati nazionali (Trieste, Catania) ed esteri ( Singapore)
Oltre 26 milioni di euro con una crescita del +9%. Ha superato le più rosee aspettative il bilancio d’esercizio della Venezia Terminal Passeggeri, approvato dall’assemblea degli azionisti lunedì 27 settembre 2010, e da dieci anni in continuo incremento. Si è passati infatti dai 2.725.899 euro del 2000 agli attuali 26.836.837.La società fondata nel 1997 dall’Autorità Portuale per promuovere ed incrementare l’attività passeggeri nel Porto di Venezia continua il suo trend proficuo rispecchiando un comparto, quello del traffico passeggeri che in laguna gode di ottima salute. Nel dettaglio, è stato registrato un utile ante imposte di 5.584.755 euro, superiore di 496mila euro rispetto a quello dell’esercizio precedente, dopo aver stanziato ammortamenti per 2.428.000 euro. A sostenere la bontà della gestione di VTP, i dati di traffico con 1.939.039 passeggeri complessivi ( +10,1% sull’esercizio precedente), con una performance che sale al +15,4% se rapportato ai soli crocieristi (1.469.383unità) che dovrebbero secondo le previsioni toccare nel dicembre 2011, ( in riferimento all’anno solare) la cifra record di 1.815.048 (+13%) per 577 toccate. Nel trimestre appena concluso, giugno – agosto 2010, si è evidenziato una crescita del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il turismo su navi a Venezia cresce a ritmi travolgenti ed ha visto negli ultimi dieci anni il quadruplicamento del numero dei crocieristi. Un fenomeno che ha portato lo scalo lagunare a posizionarsi insieme a Barcellona, secondo le stime di GP Wild, al primo posto tra gli homeport ( porto di sbarco ed imbarco) del Mediterraneo , ed all’11° posto nella classifica internazionale dei porti crocieristici.
I NUMERI DEL SETTORE
Il quadro globale del comparto, secondo l’ultimo rapporto dell’European Cruise Council è confortante. La quota di mercato del settore crocieristico europeo continua ad aumentare con 23,8 milioni di passeggeri che hanno visitato un porto europeo (4,8mln che da un porto europeo si sono imbarcati), 152 navi nel Mediterraneo e 95 in Nord europa, oltre a 300mila posti di lavoro creati nel 2009. Italia e Grecia sono le prime destinazioni, contando ciascun paese sul 20% dei transiti totali, seguiti da Spagna (17%) e Francia (8%). L’Italia è la più importante anche come paese d’imbarco (1,7milioni di passeggeri che si imbarcano da porti italiani, circa il 35% del totale europeo), oltre a rappresentare un mercato che sfiora le 800mila persone. Nell’ultimo anno inoltre è aumentato globalmente anche l’impatto economico delle crociere sul territorio, raggiungendo il totale di 34,1miliardi di euro ed un impiego di 300.000 addetti. L’Italia è anche il paese che trae i maggiori vantaggi da questa industria con un valore della spesa diretta generata da compagnie di crociera, cantieri navali e passeggeri stimato in 4,3 miliardi di euro, pari a circa il 30 del totale europeo. A guidare la crescita, le destinazioni adriatiche per cui si prevede un aumento del +5,3%.
GLI INVESTIMENTI PROGRAMMATI
Opportunità che la Venezia Terminal Passeggeri ha colto con un rilevante piano di investimenti, pari a 17 milioni di euro nel prossimo triennio in infrastrutture ed equipaggiamenti per potenziare lo scalo lagunare ed adeguare gli standard alle esigenze di una clientela di utenti internazionale. Nel dettaglio, sono proseguiti i lavori di realizzazione del Terminal Isonzo 2 in collaborazione con l’Autorità Portuale, il cui completamento è previsto per la stagione crocieristica 2011-12 , e parzialmente completato il parcheggio a servizio del Terminal Isonzo 1 che disporrà a fine lavori di una capacità di 450 posti auto.
Inoltre sul fronte della sicurezza, è stato assegnato l’ordine per il ponte mobile M.B.T. (Multipurpose Boarding Tower), una soluzione innovativa per l’imbarco e lo sbarco dei passeggeri dalle navi da crociera, basata su un brevetto di invenzione industriale sviluppato in collaborazione tra Venezia Terminal Passeggeri S.p.A. e Abaco Ingegneria Treviso.
Di rilievo in tema di tutela ambientale ed eco sostenibilità i progetti dedicati al cold ironing, ovvero il sistema che permette alle imbarcazioni ferme in banchina di ricevere la corrente da terra senza dovere tenere accesi i motori per alimentare i generatori di bordo, con colonnine di elevate potenza installate in banchina Santa Marta ed all’ormeggio 15 di Marittima riservate ai maxiyachts.
Per quanto riguarda le infrastrutture è stata pubblicata la gara d’appalto per la ristrutturazione del fabbricato 109 /110 da magazzino portuale ad uso crocieristico. Il progetto assicura le più innovative tecniche di recupero edilizio ed impiantistico all’insegna del risparmio energetico e al miglioramento dell’efficienza nell’ottica dell’adozione di fonti alternative previste per l’area di marittima. I lavori sono programmati a partire dall’inizio del 2011 con termine previsto entro la primavera del 2012.
SVILUPPO SUL MERCATO NAZIONALE ED ESTERO
VTP grazie ad un know how ed un’esperienza di successo maturata in laguna che gli ha fatto conseguire uno status tra i più autorevoli player mondiali del comparto allarga i suoi orizzonti ed abbraccia importanti sfide. Lo scalo lagunare è la principale sorgente del turismo crocieristico nel Mediterraneo Orientale, ed i suoi successi sono fonte di beneficio anche per altri porti, tra cui Pireo, Bari e Dubrovnik. Questa la chiave di lettura dell’ingresso di VTP nella società che gestisce dal 2010 il Terminal Crociere di Ravenna. Una compagine in cui figurano anche l’Aeroporto Marconi di Bologna, il tour operator Bassani e Royal Caribbean Cruises, secondo gruppo crocieristico mondiale. Uno scalo strategico per tutto il sistema adriatico che nel 2011, dovrebbe registrare uno sbarco sulle banchine di Porto Corsini di 140.000 passeggeri ed un passaggio delle toccate da12 a 75. Una crescita considerevole, basti pensare che l’anno precedente la quota era di appena 10.000, derivante in primis dal trend della crocieristica che vede una escalation del Mediterraneo quale meta turistica privilegiata dalla clientela che, nel caso specifico di Ravenna può godere di una destinazione che coniuga storia, cultura, e ricchezza enogastronomica. Una situazione felice cui vanno a concorrere altri due fattori, la destagionalizzazione delle crociere con un’estensione della stagione turistica da gennaio e dicembre e la sinergia con Venezia che configura nuovi itinerari nell’Adriatico. L’ubicazione geografica del terminal , è infatti interessante per sviluppare percorsi di viaggio in Emilia Romagna e Toscana.
L’implementazione di nuovi itinerari crocieristici e le sinergie con scali nazionali sono alla base della partecipazione di due bandi di gara. Il primo relativo alla privatizzazione del Porto Crociere di Catania. Nello specifico VTP, ha presentato un piano per gestire con la locale Autorità Portuale l’attività ed i servizi del terminal crociere etneo e potenziarne le capacità. I termini dell’offerta sono già scaduti ed a breve verrà comunicato l’esito.
Stessa filosofia ha sotteso la partecipazione al progetto di privatizzazione del Porto Crociere di Trieste, uno scalo interessante per l’Adriatico settentrionale e per la sinergia di Venezia con una città che rappresenta un vero e proprio ponte con l’Europa dell’Est, intercettando un bacino di utenza prossimo non solo al Friuli Venezia Giulia , ma anche all’area Austriaco – Danubiana.
In ambito internazionale VTP ha partecipato con successo alla gara per aggiudicarsi la gestione del Porto Crociere di Costanza in Romania. Successivamente su parere del suo CDA, ha abbandonato tale attività a causa delle pericolose condizioni geo politiche locali dovute a tensioni e conflitti nella confinante Georgia che hanno messo a rischio i traffici passeggeri.
Nel 2006 VTP ha partecipato ad una gara per la privatizzazione del terminal crociere di Istanbul Galatasaray, che in seguito peraltro è stata annullata dal locale Ministero dei Trasporti per una riprogrammazione dei propri obiettivi.
Attualmente VTP sta valutando non solo le opportunità degli scali mediterranei, ma ha anche posizionato nel suo mirino i mercati asiatici ed in particolare Singapore. Negli scorsi mesi i vertici dell’azienda veneziana hanno ricevuto delegazioni di operatori delle più importanti società asiatiche del comparto per sondare la possibilità di instaurare sinergie, collaborazioni e attività di business.
PROGETTI IN AMBITO TERRITORIALE
In ambito regionale l’attività di VTP si concentra su due poli d’interesse.
Il primo riguarda uno studio già presentato alle autorità competenti per una banchina e terminal destinata alle meganavi di ultimissima generazione. L’area è stata individuata nell’immediata terraferma a ridosso di Venezia: il sito posto a cavallo tra i comuni di Mira e Venezia, compreso tra i canali di Avesa e Dogaletto. Un’area che oltre ad essere la meno vincolata sotto l’aspetto ambientale, risulta la più vantaggiosa dal punto di vista infrastrutturale. Il costo preventivato degli interventi, ammonterebbe all’incirca in 95 milioni di euro, con tempi dir realizzazione stimati in 14 mesi continuativi. Un investimento pienamente giustificato alla luce della ricaduta economica diretta della crocieristica nell’area veneziana che, uno studio dell’università Cà Foscari, del 2006 ha quantificato in 180.000.000 di euro annui, valore che attualizzato ai flussi di traffico attuali raggiunge i 230.000.000 di euro annui. Valore che va raddoppiato, sfiorando il mezzo miliardo di euro, se si considera anche l’indotto indiretto.
VTP si è inserita inoltre nel pool di imprese riunite nel consorzio Venice Newport che ha vinto la gara per la concessione quarantennale per costruire e gestire il nuovo
Terminal per le Austostrade del mare di Fusina. La società consortile riunisce, oltre a VTP, Mantovani, Adria Infrastrutture, Coveco, Thetis e Nuova Fusina Ingegneria. La prima parte dell’operazione contempla due darsene capaci di ospitare traghetti commerciali e passeggeri ed una nave da crociera da oltre 300m di lunghezza, e successivamente si prevede una piattaforma logistica da 324.000mq per stoccaggio e movimento merci. A pieno regime il terminal movimenterà 850 traghetti e 110 treni all’anno fino a raggiungere gradualmente la quota di 1000 traghetti.
ATTIVITA’ FIERISTICO CONGRESSUALE
VTP attraverso la sua società VTP Events ospita negli spazi polifunzionali della Stazione Marittima di Venezia un ricco programma di attività fieristico – congressuali riservati ad operatori ed al grande pubblico.
Tra gli appuntamenti di rilievo nei prossimi mesi:
( 22- 23 ottobre 2010)
Il convegno internazionale “The intangible cultural heritage: a world stage for the venetian traditions” Organizzato dalla VTP Events, il summit, unico nel suo genere nel panorama degli eventi a livello locale, presenterà il patrimonio culturale intangibile nazionale e le relative politiche italiane di tutela e salvaguardia, anche al fine di promuovere una migliore conoscenza, comprensione, catalogazione e riconoscimento della ricchezza e varietà del patrimonio culturale intangibile veneziano. Tre le sessioni, che vedranno la partecipazione dei principali esperti nazionali ed internazionali del settore.
( 23 – 24 febbraio 2011)
Doppio appuntamento riservato all’ambiente declinato in ambito portuale. Oltre alla 2° edizione di Energy for Green Ports forum internazionale sulle tecnologie e le soluzioni ecosostenibili per i porti, con le novità nelle tecnologia delle energie rinnovabili, si terrà in parallelo Green Port logistics. Una fiera – convegno che verterà sugli sviluppi di una gestione verde della supply chain e prenderà in esame il ruolo centrale che porti e terminal possono rivestire nel ridurre l’intensità delle emissioni di Co2 all’interno della catena logistica e nell’aumentarne la sostenibilità.